I rifiuti pericolosi sono una tipologia di scarti da maneggiare con estrema cura per via della loro stessa natura.
Ecco qualche statistica per sensibilizzare sul tema e avere più consapevolezza sull’importanza di una corretta gestione di questi rifiuti.
Il volume dei rifiuti pericolosi
Ogni anno nel mondo vengono prodotte circa 500 milioni di tonnellate di scarti pericolosi o tossici, un numero che supera quello della popolazione globale.
Si definisce in questo modo tutto ciò che può generare problemi alla salute, all’ambiente e che può degradare interi ecosistemi.
Parliamo quindi, ad esempio, di batterie esaurite, scarti industriali, medicinali scaduti, scarti elettronici.
Rifiuti pericolosi e Paesi a rischio
28 Paesi al mondo sono considerati a rischio perché hanno difficoltà a contenere gli scarti pericolosi, che eccedono la loro capacità di gestirli e smaltirli. L’Europa non compare in questa lista, mentre ai suoi vertici troviamo Messico, India e Uzbekistan.
Le modalità dello smaltimento
Il pericolo più grande deriva dal modo in cui questa particolare tipologia di rifiuti viene smaltita. In molti Paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo, lo smaltimento avviene in discariche clandestine, a cielo aperto, senza regolamentazioni, dando fuoco agli accumuli.
Accade soprattutto in India, Nigeria, Cina e Pakistan, ma anche in tante zone arretrate dell’Europa e d’Italia.