Tra le priorità che la presidenza italiana del G20 ha scelto per l’agenda del Gruppo per il 2021 figura anche una fondamentale sfida ambientale.
Non solo l’impatto del cambiamento climatico, ma la centralità di tutti gli ecosistemi, della relazione tra People e la ricerca della Prosperity.
Serve ridefinire le regole del gioco, gli indicatori di misura dei sistemi di produzione e di consumo. L’Accordo di Parigi indica la strada, e l’Unione Europea ha definito un’agenda coraggiosa, il Green Deal, che vuol dire trasformazioni profonde con benefici tangibili.
Il consenso globale cresce: gli Stati Uniti rientrano nel gioco, la Cina già sta facendo molto, e così tanti altri Paesi. La politica è necessaria, ma poi richiede partecipazione, intelligenza e innovazione per avere risultati durevoli e affrontare le inevitabili contraddizioni della transizione.